CASTELLO DI PISSIGNANO O BORGO SAN BENEDETTO
Venite a scoprire le bellezze del Castello di Pissignano, borgo medievale ricco di vicoli, stradine strette e ripide situato vicino Campello sul Clitunno e rimarrete a bocca aperta. Conosciuto anche con il nome di Borgo San Benedetto perché sotto le antiche torri e al palazzo signorile, si sviluppò un agglomerato di case. Il nome deriva da Pissinianum, cioè piscina di Giano. La zona si sviluppò in epoca romana lungo la Flaminia e più tardi, l’altro nucleo, quello collinare, per via della costituzione di una piccola comunità benedettina, si presume intorno al XI secolo.
Tra l’ XI-XII secolo la comunità benedettina racchiuse con le mura il nucleo abitato, infatti vista la loro presenza il borgo venne denominato San Benedetto e il monte sovrastante Monte San Benedetto o Colle Revalioso.
STORIA DEL CASTELLO DI PISSIGNANO
Conteso tra Trevi e Spoleto, passò a quest’ultima nel 1213 in cambio dell’aiuto contro Trevi. Nel 1241 Federico II lo incluse tra i luoghi soggetti a Spoleto e il Cardinale Capocci ne confermò il possesso alla Città.
Venne eretto così un castello, feudo della famiglia Sansi, che venne disertato a causa delle continue molestie di Trevi. Successivamente Spoleto concesse immunità e privilegi a chiunque lo avesse abitato. Quando vi dimorarono di nuovo i trevani lo saccheggiarono e Spoleto perse le lotte con l’abate Tomacelli per riaverlo nel 1440. Fino alla fine del XVIII secolo rimase sotto il Ducato di Spoleto, per poi passare, definitivamente, al comune di Campello.
Com’è fatto il Castello di Pissignano
La forma del castello è triangolare, tipica dei castelli di pendio, con il vertice a monte e le torri disposte sugli angoli e sui due lati spioventi in posizione intermedia. La torre di vertice è molto alta e slanciata ma le funzioni difensive di maggior rilievo erano nella torre pentagonale intermedia, usata fin dall’antichità, come campanile ed abside della chiesa di San Benedetto. L’abitato è disposto a terrazze digradanti e conserva in parte i caratteri medievali. Nel punto più alto sono i resti di quello che doveva essere il Palazzetto della Comunità, ove si conserva un affresco raffigurante una Madonna con Bambino, datato 1545.
Viaggio virtuale per il Castello di Pissignano
A spasso per le viuzze di Campello, alla scoperta del Castello di Pissignano con la nostra nostromo di fiducia, #LaLori
Passeggiando per i vicoli in pietra del borgo ci imbattiamo in opere d’arte contemporanee il cui autore è Antonio Meneghetti, colui che alla metà degli anni Settanta ha deciso di recuperare il castello, ormai in rovina, per farlo tornare all’antico splendore. Oggi è conosciuto in tutto il mondo come Borgo Lizori che significa “lì dove la vita vede”, ” lì dove la vita si contempla”. Un autentico gioiello, dove si respira arte, storia e cultura. E’ un borgo da inserire sulla lista delle cose da fare se si decide di venire in Umbria e vivere una vacanza slow.
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