Panicale, nel comprensorio del Lago Trasimeno, in provincia di Perugia, si erge come una terrazza naturale che si affaccia sul lago e le sue isole.
L’etimologia “pan colis” è la più accreditata per il nome del borgo, il Panico è un cereale coltivato nella zona e rappresentato nello stemma araldico.
Il borgo affonda le sue radici in epoca etrusca ma si sviluppa e si fortifica tra Medioevo e Rinascimento.
La sua pianta conserva intatta la sua struttura medievale con la cinta muraria e i due accessi al castello: porta fiorentina e porta perugina. Il centro storico è caratterizzato dalla presenza di anelli concentrici che si snodano fino a raggiungere il punto più alto del colle.
PH di copertina: Nico Mamone
STRUTTURA DEL BORGO DI PANICALE
L’assetto urbanistico del castello si distingue per le tre piazze: piazza Umberto I, espressione del potere economico, dove campeggia la cisterna ottagonale in travertino del 1473, modificata poi in fontana davanti al palazzo Pretorio. Abbiamo poi piazza San Michele Arcangelo, perno della vita religiosa.
La chiesa, risalente al periodo longobardo, fu ampliata e ricostruita in epoca barocca, nel 1618, custodisce opere d’arte di grande pregio. Prima fra tutte la tavola dedicata alla Natività di Giovambattista Caporali, allievo del Perugino, dietro l’altare centrale l’affresco dell’Annunciazione la cui paternità è assegnata a Masolino da Panicale, allievo del Masaccio. Degno di nota pure l’organo Morettini e un crocefisso ligneo monumentale restaurato nel 2009 e una tela dell’Ultima cena di un autore sconosciuto del ‘700.
Si giunge poi a Piazza Masolino, sede del potere politico e dove svetta la Chiesa del Podestà del XIV secolo, sede dell’Archivio storico notarile.
Nel punto più alto del borgo si scorge un panorama che spazia dall’Umbria alla Toscana.
COSA VEDERE
Scendendo ed attraversando le viuzze di Panicale raggiungiamo il piccolo e prezioso teatro di Cesare Caporali, punto di riferimento della vita culturale del borgo. Fu edificato nel Settecento per volontà di dodici famiglie nobili di Panicale. Ristrutturato ed ingrandito metà Ottocento dall’architetto Giovanni Caproni, ancora oggi ospita manifestazioni di musica lirica, classica e bros.
Il teatro rispecchia la tipologia classica del teatro all’italiana: pianta a ferro di cavallo, due ordini di palco e un loggione, conserva ancora il sipario dipinto da Mariano Piervittori, intitolato alla consegna delle chiavi di Perugia al condottiero Boldrino Paneri.
Appena fuori dalla Porta Fiorentina si incontra in Piazza regina Margherita la Chiesa di Sant’Agostino, all’interno sono conservati affreschi di scuola giottesca e peruginesca, dal 2001 adibita a Museo del tulle.
Ogni angolo del borgo di Panicale è ricco di arte, storia e natura.
Basta ammirare la Chiesa di San Sebastiano del XII secolo, nata per volere della comunità di Panicale come ricovero per accogliere i malati di peste. La Chiesa custodisce due importanti tesori del cinquecento: l’affresco con il Martirio di San Sebastiano di Piero Vannucci, detto il Perugino, e la Madonna in trono con angeli musicanti, attribuita al giovane Raffaello. Il supplizio del Santo è ambientato in una piazza monumentale che si apre sul bellissimo panorama umbro.
Nel secondo dopoguerra è nato per volere dei contadini il primo Consorzio umbro per la raccolta e la spremitura delle olive, tuttora è importante per l’economia e la storia.
Altra fiorente attività artigianale è il ricamo sul tulle, come testimoniano i manufatti di produzione conventuale conservati nelle chiese. La tecnica diffusa nell’Ottocento, dopo l’invenzione del telaio per tulle meccanico, costituiva un modo veloce per la produzione di pezzi simili ai merletti ad ago.
CURIOSITA’
Negli anni’20 Anita Belleschi Grifoni elaborò e perfezionò la tecnica, fondando una scuola di ricamo su tulle che venne chiamata “Ars Panicalensis”. Si realizzano molti capolavori di alta moda interamente fatti a mano con questa tecnica.
A tutti gli appassionati di natura, arte, cultura consiglio un soggiorno a Panicale per scoprire gli innumerevoli gioielli che offre, ce n’è per tutti i gusti: amanti di trekking, passeggiate, curiosi di storia dell’arte, appassionati di enogastronomia.
Volete sapere perchè Panicale è definita la terrazza sul Lago Trasimeno e le sue isole? Non vi resta che visitarla!
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